Loop Temporale

Ce l'ho fatta, ho trovato il modo di costruire una macchina del tempo e infrangere l'ultima barriera della conoscenza. Sono stupito del fatto che in realta' sia una cosa cosi' semplice, e, soprattutto che nessuno ci avesse ancora pensato. Eppure e' banale. Basta partire dal presupposto che non ci sono infiniti universi paralleli (come nei racconti di fantascienza), e che non e' possibile tornare indietro ad uccidere il proprio padre, e tutti gli altri simili paradossi con cui gli scienziati ci spiegano l'impossibilita' della cosa.

Il tempo e' uno solo! E se non potete tornare indietro a fare qualcosa che lo muti e' semplicemente perche' ... non lo avete fatto! Tutto qui. Se decideste oggi di tornare indietro ad uccidere Hitler quando era in fasce, pur con tutte le precauzioni e i piani che potete fare non ci riuscireste: infatti Hitler non e' morto da bambino ed e' diventato quello che e' diventato. Magari altre azioni sono state compiute dai viaggiatori del tempo e, visto che sto per realizzare la macchina, ce ne sono stati di sicuro (notate il verbo al passato!); ma queste azioni fanno parte della nostra (e della loro) storia per cui nessuno si accorgera' mai che sono state ottenute con degli "anelli temporali".

Adesso vi state chiedendo come e' fatta e come funziona; beh, come funziona non lo so, non ci capisco nulla di fisica, matematica e cose simili, io sono un Logico. Ma so come faro' a costruirla: con la logica! Ho deciso che una volta realizzata la macchina del tempo, come prima cosa, tornero' indietro di vent'anni, e consegnero' tutti i piani costruttivi a ... "me stesso". Fra qualche tempo qualcuno bussera' alla la porta, e mi trovero' davanti un me stesso un bel po' piu' vecchio con un fascio di carte sottobraccio che mi dira' semplicemente - Ecco qui le carte che aspettavi, non credo che ci rivedremo, ma ti aspetta un bel po' di lavoro. Ciao. -

Naturalmente perche' cio' avvenga dovevo essere assolutamente deciso a tornare indietro (altrimenti non si inneschera' il loop) per cui mi serve un qualcosa di ufficiale. Dopo averci pensato un po' ho deciso che un contratto sarebbe andato bene e allora mi sono recato da un notaio per sottoscriverlo. Purtroppo pero' la legge italiana non contempla contratti con se stessi (neppure se piu' vecchi) e cosi', alla fine, ho ripiegato su una soluzione piu' semplice ma altrettanto sicura.

Ho scritto un racconto ed ho fatto in modo che fosse pubblicato su una rivista. Naturalmente il racconto e' questo che state leggendo, e... Scusate, bussano alla porta. E credo di sapere chi sia.

25/04/92
Valter Di Dio (mc0008)
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