Alpha

"Il cielo sopra il porto aveva il colore della televisione sintonizzata su un canale morto."
[William Gibson, NEUROMANTE]

Tanti anni fa, in Inghilterra, conobbi uno strano oggetto: una sfera di vetro contenente una piccola e misteriosa sorgente di energia che `scagliava' rapide scintille azzurre dal nucleo alla superficie ogni qual volta una mano la sfiorava. Ignoravo il suo funzionamento; mi piaceva e basta.

Quello che piu` si nota di questo quasi giornale, e` la assoluta mancanza di una pur minima linea editoriale. Articoli e poesie, racconti e cose strane si mescolano allegramente.
All'inizio mi dava fastidio. Tutta la stampa, quotidiani e settimanali `generici' esclusi, tende a specializzarsi, a crearsi una piccola ma solida nicchia di lettori, a cullarla in piccole conoscenze amplificate al massimo, a non uscire mai da quella piccola comoda strada.
Noi no.
Poi mi e` tornata in mente l'immagine di quei piccoli lampi azzurri che si allargano come radici in cerca d'acqua, che cercano di toccare tutto, almeno per un attimo, che non si accontentano di restare fermi.
Il nostro nucleo e` legato al computer, col quale lavoriamo, giochiamo, comunichiamo e forse viviamo. Ma sappiamo uscirne, sappiamo cercare altro, sappiamo che esiste un `la` fuori'.
Cosi`, ribaltando il paradigma del `approfondire uno - dimenticare mille', per un istante sfioriamo argomenti nuovi. Singolari. Personali.
Tanto non dobbiamo ne' vendere ne' venderci.
Eppoi questo e` il primo numero. Anzi, la prima versione. E per rispettare la tradizione, ogni versione sara` migliore di quella precedente. Forse.

Qualche tempo dopo, scoprii che con alcune centinaia di sterline avrei potuto comprare la sfera. Ora Michele cerca di spiegarmi come funziona e Stefano mi dice che l'ha vista alla Rinascente.
La magia e` finita. Come sempre.

Giovanni Pensa

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