3 Settembre Caro diario, No, cosi` e` proprio assurdo. Ricomincio. Queste due frasi sono cancellate con delle righe. Il mio nome e` Alessandro Ferrari, sono nato a Milano il 3 Febbraio 1972 e sto perdendo la memoria. Tutto e` cominciato qualche mese fa con piccole cose: il numero di telefono di c[asa], il cognome di una mia amica, il compleanno di mia madre; tutte cose che si POSSONO dimenticare. Alcuni giorni fa ho avuto dei problemi a ricordare il mio nome. Ho deciso di consultare qualche medico, qualche `specialista'. L'unica cosa intelligente che ne ho ricavato e` stato il consiglio di scrivere. Scrivere tutto, t[enere] un diario, segnare gli appuntamenti, annotare ogni cosa importante, mettere su c[arta] ogni ricordo che ancora ho. Ed e` proprio cio` che faro` s[u questo...] Il resto della pagina e` strappato. La maggior parte dei `frammenti', cosi` mi piace chiamare quei pochi pezzi di carta rimasti, e` bruciata o strappata.
ogni estate. La` h[o con]osciuto un po' di gente... nessuna, comunque, merita di essere ricordata. Altri ricordi sparsi. Mio nonno mi racconta del giardino intorno alla casa in cui viveva. E di come si fosse rotto un braccio cascando da un albero. Ok, e` un ricordo non troppo importante... Pero`, come dico sempre, se un giorno dovessi dimostrare di essere veramente Alessandro Ferrari, mi potrebbe essere utile. Altro. L'odore della scuola elementare. Non posso scriverlo, magari lo risentiro`... La scuola era nuovissima, e la maestra (no, non ricordo niente di lei), non conoscendola, ci mando` in bagno invece che in classe. In un primo momento mi stupii delle piastrelle bianche... che bambino scemo... Altro. Un pezzo di... Qualcosa che ho letto... o forse ho sentito... si, era un film, credo un B--movie americano, una di quelle schifezze che trasmettono sempre... "Ehi, ma se sei morto, cosa te ne fai della vita?" Non mi piace nemmeno questa frase, perche' me la ricordo? Vorrei ricordami cose migliori... Altro. Ricordo di una tazza di te` con qualcuno... non mi viene nient'altro. Eppure... dietro c'era una televisione acessa, un programma idiota... Io volevo che spegnessero perche' rovinav[a tutto...]
m[arte]di` [...] [an]dare dal dentista. Questa dev'essere stata l'ultima riga relativa al 12. 13 Settembre Stesse sensazioni. Ormai dovrei essere abituato, ma dal momento che non ricordo molto, e` come se fosse sempre la prima volta. No, mi correggo. E` SEMPRE LA PRIMA VOLTA... Oggi ho messo un sacco di etichette agli armadi e alle stanze. Sono stufo di cercare il bagno ogni mattina. Cosi` fuori dal bagno ora c'e` scritto BAGNO e dove c'e` lo zucchero c'e` scritto ZUCCHERO... Credo di essere un po' ridicolo... Domani vedro` se la cosa e` utile o meno. Mi concentro su cose cosi` cretine... Alle tre ho inco[ntrato qua]lcuno che mi ha salutato. Per la serie vivi e lascia mori[re...]
[fi]inito la cartina. Forse mi perdero` un po' meno. Forse... 2 Novembre Mi sono licenziato. Odiavo quel lavoro, ma <Parte cancellata.> No, non e` vero. Mi hanno licenziato. Non ricordavo piu` il posto dei libri... In effetti, non si puo` lavorare in una libreria e non trovare I Promessi Sposi. Ora che ci penso, non me li ricordo piu`, ma ho la strana sensazione che sia l'ultimo dei miei problemi. Cosi`, ora, senza lavoro, senza studio (l'universita`... preparare un esame in 40 ore... nah...), senza niente... Dovro` chiedere un po' di soldi ai miei... se solo me li ricordassi... odio tel[efonar]e a qualcuno e non sapere con chi stai parlando e dover chiedere un prestito... Idea: registro la lo[ro vo]ce... no, non funziona... Fors[e...]
[la cosa bu]ffa e` che durante la giornata ho una ottima memoria, almeno da quel che credo, che forse non e` giusto... Ho notato che gli altri fanno fatica a ricordare nomi, numeri, appuntamenti o cose, mentre ormai mi basta una veloce rilettura (ho anche segnato le parti piu` importanti!) del Diario (con la `d' maiuscola, viva l'autoironia) per so[pravvivere fi]no a sera. Anche se quello che faccio non si puo` chiamare viv[ere.] Parte non perfettamente databile.
[o]ra ho le foto d[i tut]ti. Caro me, le puoi trovare nella busta at[tac]cata all'ultima pagina. Dietro ho scritto tutti i dati piu` importanti. Ho scoperto tardi che mi piace la fotografia. Trovo delle buffe similitudini col mio stato. Una foto rappresenta un attimo, un attimo che subito dopo non esiste piu`, se non nella foto. La mia vita non esiste piu`, esiste il Diaro... Buona Notte, un'altra notte sola.. 8 Novembre La mia vita si sta trasformando in un `archiviare la mia vita'. Non vivo, ma ricordo quello che ho vissuto. E ricado in un vittimismo tale che nemmeno io ormai mi sopporto piu`. Dovrei fregarmene un po' e uscire, cercare di conoscere qualcuno... qualcuna, magari... Ma come fa la gente normale? Non ricordo le frasi... Offro io o si divide? Mi alzo quando lei si alza o e` una cosa che si fa solo nei film? E poi cosa dico: "Com'e` che ti chiami?" -- "Ma te l'ho detto ieri!" -- "Scusa, aspetta che me lo scrivo..." Ricado n[el] [...] [vi]ttimismo. Ma ero cosi` anche prima? Perche' nessuno... Cos'ho fatto per meri[tare...]
[orm]ai piu` che scrive[re sul diario], ci `penso su'; come parlare da solo. Forse dovrei cercare qualcun'altro con cui parlarne. Ma non credo che qualcuno lo farebbe grat[is...] [...] E` tardi e [alla t]ele ci sono solo pubblicita` di tappeti orientali finti, gioielli finti e donne finte. Non so se sono finti. Danno quell'impressione. Anch'io, probabilmente. Comunque, ho visto (o rivisto? mah...) Zelig di Woody Allen. Devo metterlo nella lista dei film belli, sotto la B come biografia. Lo so, suona strano dire [che h]o una lista [dei film b]elli... oh, ognuno fa quel ch[e puo`...] Ancora un frammento non databile.
[c]ome se qualcuno lo volesse sapere. Ultima parte del 17. Fortunatamente si e` salvata la parte successiva. 18 Novembre Quando mi sono svegliato ho trovato questo diario. Credo, leggendo le pagine precedenti, che oggi sia un giorno importante perche' non ricordo NIENTE. Se quello che ho scritto (io?) e` giusto, sono arrivato al fondo. E` una strana sensazione... Aprire gli occhi e non riconoscere il soffitto. Ho guardato in uno specchio e... mah... credo di dovermici abituare... Gia`, il 18 Novembre diventera` una data da [ricordar]e. Ricordare... io? Temo che non sara` facile... Meglio scrive[rlo...]
la [pa]ura maggiore e` quella di perdere il controllo. Non riuscire a fingere abbastanza bene di essere vivo, arrivare a quel momento, oltrepassare la linea... E tutti mi guarderanno, mi fisseranno e diranno: "Tu non stai vivendo! Tu non puoi stare qui con noi! Via!" Immagino si possa collegare alla tipica paura di non essere accettato, ma e` cosi` spaventoso... Mi sento totalmente isolato, assolutamente diverso... Come se il mondo andasse avanti anche senza di me, e io stessi qui solo a guardare e prendere appunti su questo maledettissimo diario. Sono troppo stanco, sragiono. Vado a dormire. Spero di rivedermi domani... (Quando poi dico/penso/scrivo 'ste cazzate, proprio non mi sopporto.) 27 Novembre Come al solito. Ho letto tutto. Le parti segnate come `importantissime', quelle segnate `importanti' e anche il resto. Oggi ho tempo. Pensavo. E mi e` venuto un dubbio... Io DIPENDO da queste pagine... Se qualcuno potesse leggerle e cambiarle, la mia vita sarebbe... assurda... ancora piu` assurda di quanto gia` sia... Devo nasconderlo, tenerlo segreto... e contemporaneamente, farne qualche copia per sicurezza... Se lo perdessi... non oso immagi[nare...]
[...] casa. Ho scelto qu[attro c]assette e due libri. Diciamo i miei preferiti. Posso ascoltarli e leggerli tutti i giorni, e ogni volta li trovo `nuovi'. Come ho gia` scritto sopra, mi ricorda la storia della vecchia alla quale davano sempre lo stesso giornale, `tanto non se ne accorge'. Per finire, oggi ho fotografato la ragazza piu` bella che io abbia mai visto. Oddio magari ieri ne ho vista una migliore... No, credo che questa sia quasi `perfetta'. Per me, intendo. Aveva qualcosa... Devo farne un ingrandimento e appenderlo in casa, magari un giorno la rivedo... "Salve. Ma lo sa che io ho una sua foto in camera?" Minimo mi manda in galera. Buona notte, e non sognare quella tipa, che non e` cosa per te. A proposito, ma io non sogno... 12 Dicembre L'ho rivista! Prima non ero sicuro, non avevo la foto con me, la devo ancora sviluppare, ma sono SICURO! Sono certo che sia lei... Mi sono innamorato... E` come se me la RICORDASSI... E` fantastico! Sono innamorato... Abita qui vicino, non so dove di preciso, ma penso che la incontrero` di n[uov]o... Speriamo... Devo decidere cos[a fare...] [...] [ve]derl[a] [...]
Tra la parte sopra e quello che segue sono passati molti giorni. Sappiamo che il soggetto e` riuscito a conoscere la ragazza, in qualche modo e` riuscito a sembrare una persona normale e con lei ha avuto una relazione, se cosi` si puo` dire. E` f[ini]ta. E` finita. E` finita. E` finita. E` finita. E` finita. E` finita. E` finita. niente piu` ciao come stai, niente ti amo, niente mano nella mano, niente baci, niente pranzi, niente sere, niente notti, niente luna, niente niente niente Sapevo che non poteva andare avanti, era ovvio. Ogni giorno mi sveglio e ricomincio da capo. Vedo una fotografia e un libro mi dice che la amo. Che devo amarla. Quando la vedo, capisco di amarla veramente, ma fino ad allora... Come si fa? Oggi e` finita. Come c'e` scritto nella pagina precedente, ieri sera sono andato da lei. Abbiamo cenato. Abbiamo fatto l'amore. Dopo, a letto, sapevo che non dovevo addormentarmi, che dovevo stare sveglio, che non potevo perdere quello che era successo... Purtroppo sono crollato. E stamattina lei ha trovato il diario. L'ha letto. E` stato umiliante, per lei e per me. Mi ha aggredito, io non sapevo cosa dire, non sapevo chi fossi, non sapevo chi fosse... Lei pensa che l'abbia presa in giro, che... Ma forse e` vero. Ho preso in giro entrambi. Comunque l'ho persa. Oggi sono triste, domani non ricordero` niente. Non crediamo che il soggetto abbia scoperto la verita`. Probabilmente ne ha intravisto una parte, abbastanza da spaventarlo. Sappiamo che dopo l'ultimo frammento, databile intorno al 20 gennaio, il soggetto e` impazzito. E ne conoscete tutti le conseguenze. E` rimasto quasi 10 giorni chiuso in casa, mangiando e bevendo quel poco che trovava, riducendosi ad un animale. Ha fatto molte telefonate, a quelli che credeva i propri genitori e amici, e forse i nostri agenti non sono stati abbastanza convincenti. Infine, nella sua pazzia, ha distrutto quasi interamente il Diario. O forse si e` trattato dell'ultimo atto cosciente. Il nostro esperimento di auto-condizionamento programmato si e` rivelato imperfetto. Questo sesto `Alessandro Ferrari' e` stato, comunque, un passo avanti. Il problema, e il Reparto Onirico del Laboratorio Morfeo l'aveva capito subito, e` che i sogni cancellano tutto.Giovanni Pensa